Alberi secolari

Il Relais Sant'Alberico sorge nel cuore di quello che viene definito "La terra dei patriarchi verdi"

Verghereto è il Comune della Provincia di Forlì-Cesena all'altezza più elevata e tra i suoi boschi riunisce il maggior numero di alberi secolari.

Passeggiando per i sentieri che si diramano dal Monastero, incontrate faggi, cerri, castagni, aceri, abeti bianchi di grande pregio scientifico e monumentale e di grande valenza paesaggistica e storico culturale.

Gli alberi secolari sono beni storici e culturali a tutti gli effetti e costituiscono un museo naturale a cielo aperto.

Veri e propri monumenti naturali ed ecosistemi, una ricchezza di biodiversità, tanto che molti di questi nobili alberi sono stati da tempo catalogati e tutelati come “alberi monumentali” dalla Legge della Regione Emilia-Romagna 2/77.

Alcuni esemplari, in particolare, meritano una visita.

Una quercia in località Castelpriore, lungo la strada comunale che conduce a Pereto;

L'antico castagno (400 anni circa) posto nell’area castanile di Pian Maggio ad Alfero

Il castagno di Ca’ La Selva, sotto il Bastione, in frazione ville di Montecoronaro.

Un gruppo di 10 faggi al Casale in località Sant’Alessio

Il faggio alla sorgente Radice

Il cerro in località Casanova, frazione Nasseto alto oltre 18 metri

Il grande olmo della Falera.

Ma è nel comprensorio del monte fumaiolo Fumaiolo – non a caso definito SIC (Sito di Importanza Comunitaria) – che troverete i “giganti” arborei: un gruppo di 7 faggi dell’età stimata in 300 anni nel “Parco S. Romualdo” lungo la strada che da Balze conduce alla sorgente del Tevere

Il grande faggio (oltre 17 mt, e 250 anni stimati) nei pressi della località “La Straniera”, in un pascolo sotto la rupe della sorgente della Moia.

Il faggio di Ca’ Monticino, quello di La Casetta poco oltre il passo della Biancarda.

Infine, il maestoso faggio che lungo la mulattiera di Sant’Alberico indica il bivio per Monte Aquilone.